Quali sono le aziende “resilienti”?

 

Nel vocabolario il termine “resilienza” ha due significati: uno relativo alla capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi e l’altro, psicologico, indica la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.

È quello che viene oggi richiesto a molte aziende, le quali, a causa della pandemia, tanto da vedere nascere un nuovo termine ovvero “Brand Resilience”.

A prescindere dal settore merceologico, le aziende che da sempre hanno puntato sulla fidelizzazione dei propri clienti si sono dimostrate in grado di resistere all’urto della recente crisi economica.

Se l’obiettivo di ogni business è quello di crescere in termini di fatturato, molte imprese si concentrano sulla ricerca di nuovi clienti “dimenticandosi” di chi ha già acquistato i loro prodotti o utilizzato i loro servizi.

Il post-vendita è fondamentale per rafforzare i rapporti con chi ci ha già scelto, quella fase cruciale in cui si ascoltano le opinioni dei clienti, i loro suggerimenti e anche le lamentele, da sempre un’opportunità di crescita.

In un mercato sempre più incentrato sul cliente e meno sul prodotto, lasciare fuori dal piano marketing il continuo dialogo con il cliente, significa autocondannarsi al fallimento.

Una comunicazione umana, in cui l’azienda ammette le proprie debolezze e la volontà di migliorarsi (grazie anche all’aiuto dei clienti) è in grado di creare una relazione empatica con il pubblico, ispirando credibilità e fiducia.

Pensiamo ad una delle strategie più utilizzate nel copywriting, quella del “viaggio dell’eroe”; c’è un protagonista (ad esempio la tua azienda), un obiettivo e conflitti che ne ostacolano il raggiungimento e infine, la ricompensa.

Parliamo di paura, di lotta, di sacrifici e poi della felicità e della soddisfazione nell’aver superato degli ostacoli, tutte emozioni sulle quali far leva per avvicinare il cliente alla nostra storia e conquistarlo, perché in grado di identificarsi con la nostra storia e che hanno come traguardo finale il richiamo all’azione, invitando i clienti a fare la propria scelta.

Uno degli errori più comuni nella comunicazione aziendale è quello di decantare le proprie lodi dando la migliore immagine di sé possibile per poter emergere in un mercato competitivo. La verità è che le persone fiutano e apprezzano l’autenticità e la spontaneità e ammirano chi affronta e supera ogni difficoltà.

Quando pensi al tuo brand pensa soprattutto alla sua reputazione perché basta poco per comprometterla.

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