Oggi per lavorare devi essere ibrido e multipotenziale!

Il lavoro è diventato ibrido: le competenze si intrecciano e aumentano le possibilità di trovare diversi tipi di lavoro. Uno sguardo alle nuove hybrid skills e alla multipotenzialità.

 

Zygmunt Bauman, il famoso sociologo/filosofo che ha ben saputo raccontare l’instabilità del periodo storico in cui viviamo attraverso il suo concetto di “società liquida”, rivolgeva molte delle sue osservazioni critiche anche al mondo del lavoro, oggi considerato troppo flessibile, precario e insicuro.

Che il mercato del lavoro oggi sia flessibile è un dato di fatto. Chi comincia una professione da giovane e la porta avanti tutta la vita, nello stesso campo e, addirittura, nello stesso luogo di lavoro (il mitologico “posto fisso”) è visto come una sorta di privilegiato, data la frequenza di contratti a breve termine e ad una formazione che sembra non finire mai e che rimanda ad oltranza la possibilità di considerarsi un professionista.

Non tutti vedono questa instabilità come un fattore negativo però. Per molti è un’opportunità di rendere la propria vita lavorativa (e non solo) molto più gratificante.  Insomma, il nostro spirito di sopravvivenza e adattamento ci porta non solo ad abituarci a questo nuovo modo di lavorare, ma anche di trasformarlo in un cambiamento positivo rispetto al passato. Il lavoro freelance, il coworking, i vari part-time ad incastro, gli orari di lavoro flessibili, lo smart working: tutto questo ci dà un’idea di cosa sia il lavoro liquido oggi.

Apertura mentale ed elasticità sono fondamentali per adattarsi ai cambiamenti senza lasciarsi governare dalla paura e i giovani sono sicuramente i più preparati ad affrontare quest’evoluzione lavorativa; loro sanno che le future prospettive occupazionali sono diverse da quelle dei loro genitori ai tempi della gavetta e sono pronti a svolgere lavori che prima non esistevano e che richiedono l’acquisizione di nuove competenze, soprattutto nel campo della tecnologia e del digitale.

Hybrid skills

In inglese le chiamano “Hybrid Skills”, le competenze ibride. In italiano Ibrido è un individuo proveniente dalla combinazione di diverse specie; in ambito lavorativo la definizione si applica al concetto che oggi, al giovane lavoratore, si richiede la volontà di imparare diverse abilità tecniche, relazionali, comunicative e digitali per creare una figura lavorativa dinamica e tecnologica.

Saper scrivere per il web, saper utilizzare software di grafica, conoscere le basi della programmazione, saper comunicare in maniera persuasiva, riuscire ad organizzarsi e lavorare su più progetti contemporaneamente, sono le soft skills che le nuove aziende ricercano nelle figure professionali

Quindi, se è vero che è più difficile tenersi un lavoro, l’acquisizione di numerose skills permette di avere una probabilità maggiore di essere “occupabile” e quindi di trovare più facilmente una nuova occupazione.

A questo punto, potrebbe sorgere un dubbio: perdere la propria attenzione su tanti argomenti diversi senza specializzarsi mai vuol dire fare tutto male? È così improbabile riuscire a fare cose diverse e farle bene?

A questo proposito, negli ultimi anni si è parlato molto di Multipotenzialità.

Chi sono i multipotenziali? I multipotenziali sono proprio quelle persone che per scelta o vocazione, si rifiutano di seguire una sola direzione lavorativa e sanno che si possono sfruttare, in maniera vantaggiosa, tutte le nostre passioni.

Sono persone curiose di più argomenti, anche molto diversi tra loro e con molte occupazioni creative, come lo è Emilie Wapnick, l’autrice “anti-carriera” che ha fatto suo questo termine, che è stata musicista, cantante, web designer, regista, studentessa di legge ed ora anche career coach.

 I multipotenziali hanno una capacità di apprendimento più rapida e una maggiore adattabilità ad ogni ambiente di lavoro, due capacità che ogni azienda vorrebbe dal proprio dipendente ma che tornano utili anche nel caso in cui si voglia lavorare come freelance o per diversi datori di lavoro.

In un mercato sempre più competitivo, l’unico modo per assicurarsi una (o più) carriere è quella di non smettere mai di aggiornarsi ma anzi apprendere ed utilizzare più competenze possibili.

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