All’alba di una nuova epoca per i contenuti di qualità.

Mai come oggi, nelle aziende sta nascendo la necessità di ideare, mettere in pratica e manutenere una seria politica sulla manutenzione delle informazioni. Siamo in un periodo in cui l’informazione è nel caos, approssimativa, spesso priva di ricerca e analisi approfondita, dove tutto l’ecosistema aiuta la proliferazione di fake news alla ricerca di traffico esponenziale.

Gran parte delle notizie sono distorte, parziali o poco affidabili e tanti/troppi dilettanti dell’informazione sono allo sbaraglio. Come è prevedibile, questo scenario non aiuta la conoscenza e l’approfondimento e disorienta l’utente finale dell’informazione.

Come sappiamo, spesso ad una minaccia corrisponde un’opportunità, o quantomeno è necessario “attrezzarsi”.  Bisogna quindi che aziende ed addetti ai lavori si preparino ad un nuovo approccio alla comunicazione, in cui la ricerca e la divulgazione siano nuovamente capaci di guidare l’informazione.

I più attenti si stanno preparando, mettendo in campo una comunicazione credibile, con informazioni dimostrabili e contenuti di qualità. Il mondo dei social è purtroppo “dopato” dallo stesso modello di business che porta oggi l’informazione ad avere dei KPI basati sempre più su dati quantitativi e sempre meno qualitativi.

Da questa premessa/necessità nasce uno spazio importante per aziende e professionisti, che dovranno dedicarsi (alcuni lo stanno già facendo) a studiare strategie di lungo termine basate su contenuti di qualità, con largo spazio all’approfondimento e con ampi spazi di attenzione nei confronti del consumatore finale dell’informazione.

Probabilmente l’età dell’oro legata ad influencer, testimonial e opinion leader sta lasciando spazio ad una nuova classe di professionisti che armati di creatività, capacità linguistiche, spiccato senso di critica/analisi sapranno ribaltare questo scenario, portando l’attenzione sulla qualità del contenuto piuttosto che sulla quantità.

Non a caso, dopo molti anni in cui lo storytelling ha perso mordente a favore di un informazione spicciola, banale, semplice e spesso pasticciata, oggi si assiste ad un nuovo rilancio di professionalità capaci di costruire storie vere, profonde,  interessanti e credibili. Che si tratti di un brand, di un’inchiesta giornalistica o di una news tecnica, poco importa.

L’importante è avere la capacità di raccontare, dimostrare e soprattutto di migliorare nel tempo il racconto, stimolando una condivisione dell’informazione basato sulla riflessione e sulla qualità.

In questo contesto è semplice intuire che il ruolo delle agenzie di comunicazione, dei copywriter e dei giornalisti sarà sempre più importante. Noi ci siamo.

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