Parliamo di sconti…

Una delle più grandi tentazioni di chi fa business e in particolar modo dei reparti vendita è quella di “scontare”. In linea di massima se si ha una precisa strategia di sottocosto (calcolata e ragionata), questo può non essere un grosso problema, ma diversamente si tratta di una strategia da prendere con le pinze perché avrà effetti immediati sui margini, sul posizionamento della marca e quindi sulla percezione del brand e cosa fondamentale sui profitti.

Tendenzialmente una buona strategia basata sugli sconti dovrebbe servire ad attirare clienti interessati al sottocosto, per poi riuscire a fare azioni di up-sell/cross-sell di prodotti con marginalità più elevate. Questa strategia è largamente diffusa nella grande distribuzione a tutti i livelli, anzi ci sono insegne che basano gran parte del loro budget e attività di marketing su queste strategie.

Tuttavia, c’è un’alternativa ben più valida al sottocosto: i bundle. La creazione di offerte bundle basa la strategia sul creare aggregati di prodotti offerti ad un prezzo interessantissimo. Questo garantisce una buona percezione di risparmio, aumenta le quantità vendute, aumenta lo scontrino medio e salvaguarda i profitti senza troppe rinunce. Questo vale sia quando si creano offerte bundle di prodotti oppure di prodotti con addizionati servizi.

In linea di massima non esiste una strategia migliore dell’altra, ma esistono varie strade, ognuna con pro e contro. Per questo motivo è davvero importante che dedichiate molto tempo alla scelta di una corretta strategia di prezzo, perché quello che ne consegue ha effetti nel breve, medio e anche lungo periodo.

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